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2022, IX Congresso Nazionale di Archeologia Medievale, Pages -

Nuove riflessioni su residualità, continuità d'uso, intrusione: il caso di Miranduolo (04b Atto di convegno in volume)

Menghini Cristina, Nardini Alessandra, Palmas Carla, Bertoldi Stefano

I temi del rapporto tra residualità e reperti datanti, così come il fenomeno dell’intrusione e quello, maggiormente complesso e di più difficile circostanziamento della continuità d’uso, sono stati argomenti di dibattito e confronto fino alla fine degli anni ‘90 del secolo scorso: il maggior contributo italiano sull’argomento fu il convegno sui materiali residui nello scavo archeologico svoltosi a Roma nel marzo 1996 e poi pubblicato nel 1998. Il significato fondamentale su cui vale la pena soffermarsi è quello di contesto, definito come circostanza in cui un oggetto o un gruppo di oggetti è stato rinvenuto e come risultato di una serie di pratiche sociali e simboliche proprie di un gruppo di essere umani che vive in quel dato momento storico e in quel dato luogo. Da un punto di vista meccanico e più prettamente deposizionale, il contesto potrebbe essere anche il risultato di processi antropici o naturali che in una diacronia più o meno lunga concorsero a lasciare delle tracce, positive e negative, in sequenza, andando a formare così la successione stratigrafica. Si tratta comunque di “una situazione complessa, in cui non è opportuno isolarne le componenti”, ma per una corretta analisi è necessaria una loro lettura incrociata.
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